Rischiamo di morire di sete non perché non ci sia acqua ma perché non sappiamo come attingerla. Sottovalutiamo Dio: lui può far sgorgare acqua da una roccia esattamente come produce la luce dalle tenebra e crea il mondo dal nulla. Facciamo fatica a credere quanto Dio sia disposto a darci tutto ciò di cui abbiamo bisogno: "Se conoscessi il dono di Dio", dice Gesù nel Vangelo di Giovanni cioe’: se sapessi quanto Dio vuole darti tutto ciò di cui hai bisogno, quanto vuole che tu prosperi e sia benedetto.
C'è una sete, un desiderio in Dio di convincerci di quanto ci ama, di quanto è grande il dono che vuole farci, quanto vuole esserci con noi e per noi.
L'acqua viva promessa da Gesù nel Vangelo è proprio questa: e’ relazione, e’ l’alleanza con lui, la sua promessa che non saremo mai più soli.
Abbiamo sete di una presenza davvero consolante nelle nostre vite, di qualcuno su cui contare, qualcuno di assolutamente fedele. Questo è ciò che Gesù ci promette:
“Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20).
Potremmo chiederci come possa un Dio invisibile offrirci un livello di presenza, di consolazione e di amore più grandi e profondi del sostegno che riceviamo dalle persone che vediamo e con cui condividiamo la nostra vita. Non ci stiamo illudendo?
Ogni volta che siamo assaliti da questi dubbi, ritorniamo alla Scrittura e ascoltiamo il Signore: lui è, come dice il Vangelo di Giovanni, "colui che continua a parlarci". Questo è ciò che Dio fa continuamente nella storia: cerca costantemente di parlarci, di parlare con il nostro cuore.
Ascoltarlo è la nuova "adorazione nello spirito e verità" di cui Gesù parla nel Vangelo - questa autentica adorazione che ci dà accesso alla pienezza della vita. Adorare Dio significa lasciargli essere ciò che significa il suo nome di Emmanuele: "Dio con noi".
Adorare Dio è accogliere il suo dono, bere la sua acqua viva, nutrirsi del suo amore, fare affidamento sulla sua fedeltà.
Adorare Dio significa abbandonare tutte le nostre preoccupazioni riguardo a cosa mangiare o indossare perché il Padre sa cio’ di cui abbiamo bisogno (cfr. Mt 6,32) - ogni volta che lo cerchiamo, è presente, pronto per esclamare: "Eccomi" (Is 58.9).
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